giovedì 26 novembre 2009

Growing Old

Una coppia di anziani giapponesi seduti in fronte a noi in metro a Tokyo.
Possiamo prendere l'Express e non il locale. Facciamo prima.
No, restiamo qui. Li guardiamo. Sorridiamo. Ridiamo delle loro smorfie.
Sono ubriachi. Che cazzo si sono bevuti. Lui vuole le coccole, lei fa la preziosa.
È timida, si copre il volto con le mani che fanno uno strano balletto, simile al mio, quando rido e mi vergogno dei denti storti.
Si muove come me: è goffa, impacciata.
Lui è spavaldo, vuole i baci, vuole il contatto. Ci osservano, ridono e secondo me pensano a quando avevano la nostra età.
Noi li osserviamo e ci pieghiamo in due dal ridere, sono buffi, goffi, rumorosi, ubriachi.
Le fa una linguaccia e capisco che porca eva, sembro proprio io.
Ma sono felici: felici davvero. Mi capita raramente di vedere delle persone così felici, a meno che non si tratti di umani al di sotto dei 10 anni.
Li guardiamo scherzare e fare le mosse. Ridiamo. Commossi. Emozionati.
Voglio arrivare alla loro età, ubriacarmi e tornare a casa in treno e ridere, ridere tutto il tempo.

Alla loro fermata lui la raccoglie, e la trascina sotto braccio fuori dal treno.
E poi fino a casa. Avrò dovuto in qualche modo pigiamarla e infilarla nel letto.

Sono belli. Vecchi. Incredibilmente felici.

Voglio essere come loro.

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