lunedì 5 ottobre 2009

Gaijin In Love

"Worldwide Delivery Service" photo by *yasuhiro under (CC) Creative Commons

Inizio così, senza preavviso.

A scrivere ad un pubblico assente, a te che che sei il mio pubblico e non lo sai.

Credo che non ti dirò nulla di questo blog, per un po'.

Piuttosto te lo dirò più in là, una volta accumulate una serie di cazzate sufficiente a farti sorridere.

Perchè è così: mi piace quando sorridi, o ridi. A dire il vero mi piaci comunque, anche quando ti commuovi, quando hai il muso, quando sei preoccupato.

Forse inizio a scrivere per tenere lontana la malinconia e per fingere di non essere così lontani.

Di non vivere a 12 ore di volo.

Di non dover farti svegliare alle 4 del mattino per una chiaccherata su Skype.

Per lo meno fino a quando non riusciremo a stare insieme, vicini, nello stesso letto, sotto lo stesso tetto, con un bagno solo e l'IPod nelle orecchie.

Fino a quel momento scriverò.

O forse continuerò a scrivere anche dopo, se quello che vivremo è esattamente quello che stiamo sognando adesso.

Una vita in due in una città come Tokyo, una casa solo nostra, noi due che diventiamo famiglia.

Oggi è arrivato per posta il mio manuale Japanese For Dummies.

È un nuovo inizio, il Nostro.

In attesa di diventare due gaijin e una capanna, io provo a diventare una gaijin in Brianza.


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